Cloud Computing (82%), Business application (62%), Cybersecurity (53%), Big data e intelligenza artificiale (46%), Internet delle cose (38%), Robotica e automazione (36%), Calcolo ad alte prestazioni o High performance computing (11%). Sono le tecnologie più utilizzate, con le relative percentuali, dalle imprese italiane. È quanto emerge dalla nuova ricerca realizzata da The European House – Ambrosetti e Workday intitolata “Innovazione e nuovi modelli organizzativi: obiettivi e sfide per i CFO”, che racconta come nelle aziende del nostro Paese la trasformazione digitale sia in corso ma presenti ancora margini di miglioramento.

Ma cosa si intende con Digital Transformation? Si tratta di un percorso che un’azienda decide di intraprendere avendo ben chiari gli obiettivi di efficientamento, miglioramento della produttività e della qualità dei prodotti/servizi, esperienza dei clienti e crescita aziendale. Si tratta di un programma, più che di un semplice progetto, dai contorni inizialmente non del tutto definiti e destinati a modellarsi nel tempo in base alle esigenze aziendali e al contesto di riferimento.

In un percorso di Digital Transformation si possono identificare cinque step fondamentali:

1. definizione della strategia di trasformazione digitale (fondamentale per garantire l’allineamento con gli obiettivi strategici dell’azienda);
2. identificazione delle aree di miglioramento;
3. selezione delle tecnologie più adatte a supportare la trasformazione;
4. implementazione e modifica dei processi attraverso la collaborazione di tutti i dipendenti;
5. misurazione dei risultati, necessaria a garantire il raggiungimento degli obiettivi attraverso l’analisi dei dati, le interviste ai clienti e il benchmarking, anche con l’obiettivo del miglioramento continuo.

La Digital Trasformation in Rai Way: le tappe della road map, dalla piattaforma BSS all’IA

Una prima road map evolutiva della trasformazione digitale di Rai Way è stata ipotizzata negli anni passati correlando il livello di maturità aziendale e di sviluppo della conoscenza con la progressiva transizione da applicativi 1.0 (capaci di eseguire funzionalità per lo più “verticali” con una limitata integrazione con altri strumenti), ad applicativi 2.0, il cui livello di interoperabilità fra le applicazioni software consente di automatizzare l’esecuzione dei processi aziendali (sistemi di Business Process Management), migliorare la collaborazione fra gli utenti (strumenti di Social Collaboration) e agevolare l’accesso alle informazioni attraverso applicazioni e dispositivi mobili connessi alla rete aziendale.

L’ultimo step di questa traiettoria evolutiva abbraccia le applicazioni 3.0 fra le quali rientrano i cosiddetti motori semantici e gli strumenti di Business Intelligence 3.0, indirizzati all’estrazione da parte di singoli utenti di informazioni e indicatori analitici e di sintesi da fonti strutturate e destrutturate (esterne e interne all’azienda), senza il supporto di team di data experte con l’obiettivo di supportare le decisioni strategiche.

Il disegno prevedeva un accrescimento della Enterprise Maturity che, dalla focalizzazione verticale sui dati (discrete events), evolveva verso la costruzione dell’informazione, della conoscenza, della saggezza e in ultimo della capacità di costruire una visione e prendere decisioni fondate su un’analisi dei dati e delle loro relazioni.

L’introduzione della piattaforma BSS (Business Support System)

Il 2023 sarà probabilmente ricordato come anno di discontinuità dei sistemi informatici a supporto delle attività di Business. A seguito di approfondite analisi di processo e revisione dei requisiti, nonché di attività di UAT (User Acceptance Test) che hanno visto la partecipazione di molti dipendenti Rai Way, a febbraio di quest’anno sono stati immessi in esercizio i primi moduli della piattaforma Microsoft D365 (servizio erogato in Cloud in modalità Software-as-a-Service), un portfolio di applicazioni aziendali che offre un’efficienza operativa superiore ed esperienze cliente rivoluzionarie, consentendo alle aziende di diventare più agili e ridurre la complessità senza aumentare i costi.

Più specificatamente sono divenuti operativi i moduli di EAM (Enterprise Asset Management) e CRM (Customer Relationship Management) e nel quarto trimestre è prevista l’introduzione dei moduli di ERP (Enterprise Resource Planning) e PPM (Project Portfolio Management), quest’ultimo realizzato con Microsoft Project Online e integrato con D365.

Il progetto di implementazione della piattaforma BSS trae origine dall’esigenza di un generale miglioramento dei processi di Business in termini di:

• efficientamento delle attività di progettazione e gestione dell’intero ciclo di vita degli asset aziendali;
• riduzione del Time To market;
• aumento del livello di attendibilità dei dati e delle informazioni associate agli asset;
• adempimento agli obblighi di riservatezza dei dati;
• incremento della Customer Satisfaction;
• riduzione dei costi di gestione derivanti da iniziative di digital workspace;
• miglioramento del ROI;
• riduzione dei tempi di rilascio delle modifiche agli applicativi;
• maggior sicurezza delle dotazioni (computer, smartphone e tablet).

La chiave per l’ottenimento dei benefici risiede nella parola integrazione ma anche nel fatto che questa è stata realizzata principalmente all’interno di una piattaforma unica con i conseguenti connotati di robustezza che tale scelta tecnologica comporta.

L’introduzione della piattaforma OSS (Operations Support System)

A seguito dell’introduzione della piattaforma BSS Rai Way ha previsto nei prossimi anni l’implementazione di una piattaforma OSS con l’obiettivo di: considerare il sito produttivo nella sua interezza grazie alla supervisione e il controllo degli apparati presenti in sito, gestire sonde IoT per il monitoraggio ambientale e dell’infrastruttura, implementare il controllo degli accessi e la video sorveglianza.

Il progetto prevede la fornitura di una piattaforma che collezioni gli allarmi provenienti dagli apparati presenti nei siti diffusivi e ne consenta il telecontrollo e la supervisione. Il sistema sarà integrato con la piattaforma BSS e con i moduli di Enterprise Asset Management, al quale restituirà dati utili alla gestione della configurazione degli asset, e Trouble Ticketing, sul quale convoglierà i segnali di allarme propedeutici alla eventuale apertura di ticket.

La piattaforma consentirà di ottimizzare i sistemi di gestione delle reti grazie all’elaborazione intelligente di dati che potranno essere utilizzati per migliorare il processo di individuazione dei guasti e valutare le performance di rete, minimizzando gli interventi di manutenzione correttiva a favore di quella predittiva.

Possibili prospettive della “Digital Trasformation”

Nell’immaginare possibili frontiere della Digital Trasformation non si può non dedicare un pensiero alle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale (IA) e alle sue applicazioni anche in ottica di sostenibilità.

L’osservazione quotidiana del lavoro porta a rilevare l’impegno di fatto dedicato ad attività routinarie o che richiedano un tempo di esecuzione rilevante. L’IA potrebbe in questo senso alleggerire una molteplicità di pratiche giornaliere, affiancando il personale nelle attività ricorrenti e specialistiche, consentendo così ai lavoratori di dedicarsi maggiormente a progetti innovativi e di analisi e di fornire all’azienda contributi che possano generare ritorni di lungo periodo.

Oltre alle potenziali applicazioni dell’IA negli ambiti tecnici e della sicurezza dei lavoratori, limitatamente alle sole attività gestionali è possibile ipotizzare la realizzazione di motori “intelligenti” per la identificazione/gestione dei rischi e la rilevazione di KPI di avanzamento dei progetti basate sull’analisi della documentazione disponibile, l’automatizzazione di attività manuali, il supporto all’elaborazione di documentazione di progetto e la redazione di executive summary a partire da testi estesi.

Gianluca Cristadoro
Responsabile Enterprise Risk Management & Sustainability